PSICOEDUCARE
Consulenze psicologiche individuali
Durante il corso della vita può capitare di affrontare cambiamenti per i quali non si è preparati, di vivere dei momenti difficili da un punto di vista emotivo, di essere posti di fronte a delle scelte non facili, di vivere una realtà diversa da quella immaginata. Non sempre questi momenti possono essere affrontati da soli e un percorso di sostegno psicologico può offrire l'opportunità di prendere coscienza della situazione che si sta vivendo e di individuare possibili risorse interiori a cui attingere per risolvere le difficoltà. La consulenza psicologica è un'opportunità per rivedere il proprio modo di agire, di pensare, di comunicare con l'intento di apportare dei cambiamenti utili per vivere meglio. L'uso delle strategie di Counseling e di Coaching mi permettono di strutturare percorsi di intervento basati su atteggiamenti costruttivi e su capacità di scelta del paziente.
Ambiti di intervento
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Più l’individuo è capito e accettato profondamente, più tende a lasciar cadere le false "facciate" con cui ha affrontato la vita e più si muove in una direzione positiva, di miglioramento.
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Carl Rogers
Consulenze psicologiche di coppia
Può accadere durante la vita di coppia di trovarsi in situazioni di disaccordo che bloccano e sembrano essere senza vie d'uscita. In questi casi l'esperienza dei partners è quella di sfiducia reciproca, senso di allontanamento e di solitudine. La situazione conflittuale può riaprire ferite del passato che portano i membri della coppia ad allontanarsi ancora di più. Capita che i partners abbiano il desiderio di riavvicinarsi, di ricucire la loro intesa emotiva senza sapere come fare. Il mio lavoro con le coppie mira a ristabilire il clima di fiducia e di ascolto dell'altro per consentire l'emergere dei sentimenti e desideri di ciascuno senza fraintendimenti. Ciò è possibile quando il dialogo tra i partners diventa aperto, sincero e costruttivo.
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E' facile stare insieme quando va tutto bene. Il difficile è quando si devono superare le montagne, fa freddo e tira vento. Allora, forse, per trovare calore, uno si deve fare un poco più vicino.
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Maurizio De Giovanni
Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA)
L'apprendimento è una delle funzioni cognitive superiori più complesse. Non c'è da stupirsi se molti bambini hanno difficoltà nell'acquisire le capacità di lettura, scrittura e calcolo. Molti bambini hanno semplicemente bisogno di più tempo, altri hanno delle difficoltà più profonde.
Filippo frequenta la 4^ classe primaria, non gli piace andare a scuola “perchè bisogna leggere e scrivere”. Matteo frequenta la 3^ classe primaria e anche a lui non piace andare a scuola “perchè tanto anche se studio le tabelline il giorno dopo non le ricordo”. Entrambi vivono un disagio che gli adulti fanno fatica a comprendere: i genitori sostengono che i loro figli li portano allo sfinimento quando devono fare i compiti e gli insegnanti dicono che entrambi potrebbero fare di più ma si perdono...
Filippo e Matteo sono una rappresentanza di circa il 2,5% degli studenti italiani che presentano un DSA diagnosticato (dati statistiche MIUR).
Cosa sono i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA)?
I Disturbi Specifici dell'Apprendimento sono difficoltà legate alla velocità e correttezza di lettura, scrittura e calcolo in soggetti dotati di una normale capacità intellettiva. I DSA sono disturbi evolutivi di origine neurobiologica, pertanto le abilità di lettura, scrittura e calcolo tendono a migliorare col tempo, anche se il disturbo permane e il momento di maggiore incidenza coincide con il periodo scolastico.
Sono DSA la Dislessia, la Disortografia, la Disgrafia, la Discalculia. I disturbi possono presentarsi isolati o combinati. La Dislessia consiste nell'avere una capacità di lettura lenta e/o scorretta. La Disortografia consiste nel produrre nel processo di scrittura numerosi errori che possono essere di vario tipo, la Disgrafia consiste in un disturbo legato alla motricità fine che porta a un gesto grafico non fluido e a una grafia non chiara. La Discalculia consiste nell'avere una scarsa capacità di padroneggiare i numeri, i calcoli e il senso del numero in termini di velocità e correttezza.
Diagnosi e certificazione
In base all’Accordo Stato Regione del 25 luglio 2012 “Indicazioni per la diagnosi e certificazione dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)”, la Direzione Generale Salute di Regione Lombardia ha stabilito le modalità per la costituzione in ogni ASL di elenchi, a valore regionale, di soggetti autorizzati ad effettuare attività di prima certificazione diagnostica valida ai fini scolastici secondo quanto previsto dalla L. 170/2010. Sono valide le diagnosi effettuate dalle Unità Operative di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, pubbliche e private accreditate. L’équipe che effettua la diagnosi deve essere composta da psicologo, neuropsichiatra infantile e logopedista.
In qualità di Psicologa sono iscritta all'elenco dei soggetti autorizzati dall’Asl Milano 2 a compiere certificazione DSA nell’équipe “PSICOEDUCARE”. Fanno parte dell’équipe la dott.ssa Benedetta Olivari (Neuropsichiatra infantile) e la dott.ssa Roberta Tartaglia (Logopedista.).
Trattamento dei DSA e delle difficoltà di apprendimento
I DSA e le difficoltà di apprendimento possono essere trattati per consentire ai bambini di migliorare il processo di automatizzazione di lettura, scrittura e padroneggiamento dei numeri mediante percorsi di riabilitazione o abilitazione.
Da anni mi occupo di interventi di rieducazione funzionale in bambini con o senza diagnosi DSA concentrandomi sulla carattersitiche specifiche dello studente e aiutandolo ad individuare il modo di imparare più vicino alle sue caratteristiche e a diventare autonomo nella gestione degli strumenti didattici.
Il DSA può essere letto in modi differenti: possiamo concentrarci sulle difficoltà che il DSA comporta, oppure sui punti di forza del bambino e sui diversi stili di apprendimento. Questa seconda lettura apre a un modello interpretativo che fa leva sulle differenze tipiche della neurodiversità degli individui: ognuno apprende in modo differente, occorre scoprire quale è il modo più efficace per ciascuno!
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Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l'intera vita a credersi stupido
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Albert Einstein
Supporto alla genitorialità
“Mio figlio è un problema!” questa affermazione è molto frequente tra i genitori. Il presupposto da cui si parte è che “il bambino” sia il problema, dandogli una vera e propria etichetta.
Andando ad analizzare ciò che si identifica come problematico spesso ci si rende conto che in realtà occorre prestare maggiore attenzione e ascolto e rivedere la propria modalità di comunicazione.
A volte la difficoltà nel gestire i figli deriva da differenti modelli educativi tra i componenti della coppia genitoriale ed allora diventa fondamentale rivedere i propri punti di vista e individuare punti di condivisione.
Mettersi in discussione come genitori educatori è un buon punto di partenza per portare dei cambiamenti nelle strategie educative che non funzionano.
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Se tratti un uomo quale egli è, egli rimarrà così com'è, ma se lo tratti come se fosse quello che potrebbe essere, egli diverrà ciò che potrebbe essere
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Johann Wolfgang von Goethe
Interventi alla formazione
Il processo educativo è continuo e riguarda anche il mondo degli adulti, in particolare se si tratta di adulti con il ruolo di educatori. È fondamentale conoscere alcuni aspetti relativi allo sviluppo dei bambini, agli aspetti psicologici e pedagogici che si riflettono nella vita quotidiana per poter essere educatori efficaci perciò da anni lavoro in chiave preventiva presso scuole pubbliche e private, di diverso ordine, con interventi formativi e divulgativi rivolti a educatori, insegnanti, genitori e alunni su tematiche relative all'emotività, alla comunicazione, alla diversità, al cambiamento, al gioco, al bullismo. Inoltre seguo progetti che prevedono interventi in classe a favore dell'integrazione di alunni stranieri e italiani con difficoltà di apprendimento, dei progetti volti a sensibilizzare i bambini sul tema delle emozioni e della loro manifestazione.
Promuovo dei percorsi di aiuto alla genitorialità in collaborazione con altri professionisti, con incontri a tema e serate divulgative su temi legati alle regole, alle emozioni, alla parità di genere in diversi contesti pubblici e privati.
La divulgazione di informazioni su temi educativi e psicologici può essere un primo passo verso la prevenzione di disagi e difficoltà individuali e relazionali ed è l'inizio della formazione di persone più consapevoli e pronte al miglioramento.
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Perchè la società dovrebbe sentirsi responsabile soltanto dell'educazione dei bambini, e non dell'educazione degli adulti di ogni età?
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Erich Fromm
Psicologa a San Giuliano Milanese
L'educazione è la chiave